martedì 1 aprile 2014

La mamma perfetta (1)



La mamma perfetta esiste? E cosa deve fare per essere perfetta? I bambini saranno gravemente ed irrimediabilmente traumatizzati se non avranno una madre così?
Vorrei sfatare uno dei grandi miti della nostra epoca: l’esistenza della mamma perfetta. Nessuno l’ha mai vista. Si parla di avvistamenti nelle foreste dell’Amazzonia e tra i ghiacci dell’Antartide, ma non esistono prove certe. Ciò che è sicuro è che esistono “le mamme”, tante mamme diverse, con impegni, valori e situazioni diverse, ma in genere accomunate da pensieri e sentimenti molto simili.

Con delle colleghe già qualche anno fa si rifletteva sui messaggi passati dai media alle giovani mamme: guardate uno spot delle più famose marche di passeggini o pannolini. Mamme giovani, belle, curate e ben vestite portano a passeggio un bimbo, adorabile e ben vestito anche lui, in una splendida giornata di sole. Il bambino non piange, gioca amabilmente con un sonaglietto. Presumibilmente ha dormito tutta la notte, non è sporco di pappa e non prende mai il raffreddore.  La mamma indossa i TACCHI. Anche lei ha dormito tutta la notte e non ha passato la mattinata a pulire cacca e vomito. Non stupisce che poi una mamma “normale” si senta inadeguata.
Altro spot: è mattina, c’è di nuovo il sole, mamma, papà e almeno tre figli fanno colazione TUTTI INSIEME, con calma, davanti ad una tavola imbandita che nemmeno in albergo. Sorridono, sono FELICI e litigano solo per decidere quanti pezzi di cioccolato ci siano dentro la brioche.

ansia, depressione, depressione post-parto
La mamma perfetta esiste? Ci si nasce o si diventa?


A questo punto ho voglia di urlare. Io sono una mamma e amo i miei figli. Oltretutto sono anche psicoterapeuta, perché non somiglio a quelle mamme perfette?? Quando è nato il mio primo figlio la mia vita ha subito dei cambiamenti che non immaginavo. Certo, lo amavo spaventosamente, ma chi poteva immaginare che fare la doccia sarebbe diventato un lusso, dormire tre ore di seguito un traguardo da festeggiare e tutte le mie esigenze di donna-moglie-lavoratrice sarebbero passate in secondo piano di fronte alla necessità di prendermi cura di lui? Per non parlare dei 10 kg da perdere immediatamente... Ho seriamente rischiato di scivolare in una depressione post-parto, ma di questo tema così delicato vorrei parlare più approfonditamente in un altro post.
Oggi i miei figli hanno quasi 3 e 6 anni e le cose sono molto cambiate in casa, ma comunque ci vogliono 15 minuti a convincere il grande a lavarsi i denti la mattina, la casa è un disastro e spesso urlo, sgrido, minaccio. E qualche volta esagero, magari perché sono stanca-stressata-nervosa, guardo negli occhi la vittima del mio sfogo verbale e mi pento. Mi sento malissimo, mi sento una madre terribile. Allora gli chiedo scusa,  gli spiego perché ho esagerato e lo abbraccio. I miei figli sono molto comprensivi e facciamo subito la pace. A questo punto il grande capisce di essere in vantaggio e cerca di approfittarne avanzando qualche richiesta che sa essere un po’ azzardata, tipo “posso giocare con la Nintendo quando arriviamo a casa?” oppure “posso avere due cioccolatini dopo cena?”.

Mamme-donne-lavoratrici: come si fa a fare tutto nel modo migliore?


Certi giorni non li sopporto. Vorrei solo scappare lontano, prendermi una pausa. Certi giorni stare dietro a tutto, casa, famiglia, bambini, lavoro, commissioni è semplicemente troppo.
Insomma sono molto lontana dall’essere una mamma perfetta. Ma sono in buona compagnia, a giudicare dalle tantissime storie che sento dentro e fuori dallo studio. Mamme che cercano di fare tutto al meglio. Mamme che fanno troppo e si sentono in colpa per non aver fatto di più. Mamme che si sentono in colpa per non avere tempo per i figli quando sono al lavoro e in colpa per non essersi dedicate di più al lavoro quando sono con i figli.
Tutte le mamme si sono trovate in difficoltà più di una volta, sono state indecise sul comportamento da adottare, sulle decisioni da prendere. E dopo sono state tormentate da dubbi sulle decisioni prese. Mamme che cercano di dare il meglio ai propri bambini (di ogni età… si sa che i figli sono sempre “bambini” per i genitori). E si chiederanno almeno 10 volte al giorno cosa sia questo “meglio”. E se loro riusciranno a darglielo.

Come sopravvivere a questa moltitudine di pensieri e sentimenti non sempre positivi? Come possiamo diventare più simili alla mamma perfetta che abbiamo in mente?
C’è troppo da dire su questo argomento, continuerò tra qualche giorno nel prossimo post!

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