La
storia di Karina non è necessariamente uguale a quella di altre persone
sovrappeso, ma presenta molti aspetti in cui ci si può riconoscere ed è un
esempio di come sia possibile fare “enormi” cambiamenti.
Ho
conosciuto Karina quando aveva 18 anni ed era una “ragazzina” di 112 kg per
1,73 di altezza: una dolcissima farfalla ancora avvolta in un ingombrante
bozzolo. Per la classificazione dell’OMS, si trovava al secondo stadio di
obesità.
Karina è un tipo molto allegro,
sorridente, con molti amici. Sembra non avere problemi, o molto probabilmente
li nasconde bene. È sempre stata una bambina cicciottella ed ha sempre mangiato
molto, ma il suo aspetto sembrava non crearle problemi…sembrava. Ad un certo
punto è scoppiata ed ha confessato ai genitori che se fosse ingrassata ancora si
sarebbe suicidata.
Nel corso degli anni ha intrapreso
diversi tentativi di perdere peso, rivolgendosi a specialisti
dell’alimentazione, dietologi, nutrizionisti, ma dopo qualche successo
iniziale, non è mai riuscita a portare a termine i programmi, riacquistando i
kg persi e, addirittura, ingrassando ulteriormente.
Non ha mai praticato sport, mangia
molto, a volte si abbuffa fino a star male e sentirsi in colpa. Quando esce con
gli amici beve molti alcoolici, per sentirsi più disinibita e non pensare al giudizio
che gli altri hanno di lei e del suo aspetto fisico.
Si vergogna di mostrare il proprio
corpo, ma anche le proprie emozioni negative e finge di essere sempre allegra.
Il
trattamento di Karina è cominciato con degli esercizi di mindfulness. Ok, non
tutti sanno cos’è la mindfulness…ne parlerò diffusamente in uno dei prossimi post. In breve, si tratta di esercizi che aiutano a riprendere confidenza con
il proprio corpo, riconoscendo i suoi segnali, ma anche con la propria mente,
riconoscendo come i pensieri che ci presenta influenzano il nostro
comportamento. Ci incontravamo di pomeriggio e facevamo merenda cercando di
“sentire” ciò che accadeva nelle nostre bocche, nello stomaco, nel corpo. Le persone
sovrappeso spesso confondono le sensazioni di ansia con quelle di fame e non
riconoscono quando sono sazie.
Ci siamo poi dedicate ai pensieri
che le davano più fastidio, come “sono grassa e tutti mi guardano/mi giudicano
per questo”.
Pian piano Karina ha cominciato a
smettere di mostrarsi sempre allegra ed ha cominciato ad entrare in contatto
con le proprie emozioni negative. Abbiamo quindi cominciato ad affrontare la
possibilità di accettare il dolore derivante dall’idea di non aver portato a
termine niente nella vita e la paura di fallire anche questa volta. Ha
cominciato a riconoscere ed accettare anche l’ansia, quale emozione che non si
può eliminare nella vita di nessuno.
Non abbiamo parlato di diete, ma
Karina ha smesso di abbuffarsi, eccedere con gli alcoolici ed è dimagrita.
Inoltre, smettendo di sentirsi costantemente giudicata per il proprio aspetto,
evita molto meno le situazioni sociali o, comunque, le vive con molta più gioia
perché non rovinate dal costante “chiacchiericcio della mente”.
"Sono d'accordo con te. Le donne vere hanno le curve - plurale. Ma sembra che tu ne abbia una sola." |
In
una seconda fase abbiamo ritenuto importante introdurre una certa dose di attività
fisica (che fatica!). E’ stato importante, inoltre, capire come gestire tutta una serie di situazioni “a rischio”: cene a casa dei parenti, uscite con gli
amici, momenti di tensione. Abbiamo poi imparato che è fisiologico avere delle
ricadute: non si può essere sempre precisi e qualche sgarro ci sta…l’importante
è ricominciare a comportarsi nel modo più corretto per se stessi, mangiare nel
modo giusto, fare attività fisica, senza lasciarsi andare a pensieri del tipo “ho
sgarrato, allora non sono in grado di portare a termine la dieta, tanto vale
lasciar perdere”.
Risultato:
ha cominciato a fare cose mai osate prima, indossare nuovi abiti che mettevano
in risalto il suo corpo (invece di jeans e larghe t-shirt) ed addirittura il
costume, godendosi pomeriggi in piscina con gli amici e una bella vacanza al
mare.
A
distanza di qualche anno è irriconoscibile! Non solo ha perso un sacco di peso,
ma ha imparato a prendersi cura di se stessa: è bella, sexy, femminile…probabilmente
non sarà mai sottopeso, ma l’aspetto fisico non è più un limite, è orgogliosa
di se stessa e di ciò che ha fatto (e io sono mooolto orgogliosa di lei!). Sostiene
di “essere rinata, una persona nuova con un modo di vedere le
cose diversamente.”