Mi capita tutti i giorni la stessa
cosa. Salgo in macchina, metto la cintura di sicurezza, giro la chiave e dopo
pochi secondi la mia mente fugge in un’altra dimensione. Guido col “pilota
automatico” fino a destinazione. Penso a qualsiasi cosa. Per fortuna il mio
pilota automatico funziona abbastanza bene e i tragitti non sono mai troppo
lunghi, altrimenti chissà dove andrei a finire. Ho soprannominato quindi la mia
auto “la macchina del tempo” perché appena mi ci siedo la mente ricorda il
passato, si preoccupa del futuro, ma non riesce a stare nel tempo e nel luogo
in cui si trova. Capita anche a voi?
Mindfulness |
Nell’ultimo post ho promesso che
avrei spiegato cos’è la mindfulness. Mindfulness significa portare
volontariamente la nostra consapevolezza sul momento presente, quindi
focalizzare l’attenzione su ciò che accade qui e ora. Se ne possono trovare diverse definizioni, ma
cercherò di spiegarlo con un piccolo esercizio.
Fermati un momento. Generalmente ti chiederei di chiudere gli occhi, ma poiché stai leggendo puoi fare quest’esercizio anche con gli occhi aperti. Cosa senti?Respira.
Nota l’aria che entra ed esce dal naso. Nota la differenza di temperatura tra l’aria che entra e quella che esce dal naso. Nota l’aria che entra, raggiunge i polmoni ed esce dal naso.
Nota tutti i suoni ed i rumori che puoi sentire in questo momento. Nota le sensazioni che hai dentro la bocca.
Nota la posizione del tuo corpo. Porta la tua attenzione alla testa…il collo…le spalle…le braccia. Nota la posizione delle tue mani. Porta la tua attenzione alla schiena…le gambe…i piedi. Nota la sensazione dei vestiti addosso. Nota la differenza di temperatura dell’aria tra le parti del tuo corpo scoperte e quelle coperte dai vestiti.
Nota se ci sono tensioni muscolari nel tuo corpo. Nota se ci sono sensazioni o emozioni nel tuo corpo.
Se ti accorgi di esserti distratto, di essere stato preso da qualche pensiero, nota cosa ha attirato la tua attenzione e poi lascialo andare. Riporta la tua attenzione sul respiro.
Respira.
Cosa hai notato? Di solito le
persone notano diverse sensazioni a cui normalmente non prestano attenzione,
nonostante siano sempre presenti. Ma soprattutto notano quanto sia difficile
concentrarsi su qualcosa, senza “distrarsi”, cioè senza che la mente cominci a
parlare, dicendo le cose più disparate (dalla lista della spesa ai ricordi di
infanzia agli impegni per la serata).
Quando pratichiamo la mindfulness
siamo consapevoli dei nostri pensieri e delle nostre emozioni: li vediamo,
possiamo osservarli e possiamo permettere loro di andare e venire come vogliono.
Non li facciamo scomparire! (questo è un punto dolente per quasi tutti i miei
pazienti, che sperano io dia loro la formula magica per eliminare i pensieri
spiacevoli!). Non c’è un modo di controllare ciò che accade dentro la nostra
mente e dentro i nostri cuori, decidere cosa vogliamo pensare e sentire e cosa
no. Ma possiamo scegliere quale comportamento mettere in atto, senza essere
condizionati da dolore, paura, rabbia. Siamo liberi.
Vi invito a fare un esercizio. Nei prossimi
giorni, scegliete una routine giornaliera: fare la doccia, bere il caffè, fare
una passeggiata. Provate a compiere
queste azioni che di solito fate in automatico, con la testa da un’altra parte,
prestandovi attenzione. Provate a “sentire” ciò che state facendo con tutti i
sensi coinvolti. E se vi accorgete di esservi distratti, notate semplicemente
che questo è accaduto e tornate a prestare attenzione a ciò che potete sentire
nel presente.
Perché è così importante praticare
la mindfulness e vivere con consapevolezza? Ne parliamo tra qualche giorno, nel prossimo post.
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