Quando
avevo 20 anni ogni scusa era buona x fare festa: si festeggiava la fine degli
esami universitari, l'inizio delle vacanze, la fine delle vacanze, i
compleanni, gli onomastici, gli incontri, le saparazioni, i litigi, le
riappacificazioni, gli anniversari, i mesiversari...insomma, un pretesto si
trovava sempre. Che poi non è che si facesse chissà che: si usciva per una
pizza, si andava a bere qualcosa , magari a ballare. Quello che si faceva tutti
i weekend, ma con uno spirito più festaiolo, appunto, si aveva voglia di
godersi la serata, magari fare qualche follia. E ci si concedeva un vestito
nuovo, ore di preparativi con le amiche per farsi belle, pomeriggi di
aspettative e speranze.
Oggi mi è venuta in mente questa cosa. Mi sono accorta che quando si diventa "adulti" il lavoro, la stanchezza, i pensieri creano una routine da cui è più difficile uscire. Ma chi ci impedisce di festeggiare ancora?
Oggi mi è venuta in mente questa cosa. Mi sono accorta che quando si diventa "adulti" il lavoro, la stanchezza, i pensieri creano una routine da cui è più difficile uscire. Ma chi ci impedisce di festeggiare ancora?
A quanti capita di avere nell'armadio un vestito nuovo o quasi, che attende "un'occasione speciale" per essere indossato? Alcune signore hanno il servizio buono, da sfoggiare magari una volta all'anno, insieme a qualche gioiello. È bello prendersi cura delle proprie cose, ma spesso si rischia di lasciarle chiuse in un armadio o in una credenza per anni, a riempirsi di polvere o passare di moda (e di taglia!). Aspettando "l'occasione giusta", il “momento giusto”.
Ma qual è il momento giusto? Quando ho avuto problemi di sovrappeso, dopo la prima gravidanza, mi rifiutavo di comprare vestiti nuovi, orrendamente “enormi” perché non erano della mia solita taglia. In quelli vecchi però non entravo più e il risultato era che andavo in giro sempre con i soliti brutti jeans. Ho smesso di curarmi, indossavo larghi e comodi maglioni perché non “meritavo” di indossare bei vestiti, visto che mi sentivo brutta e grassa. Smalto, addio. Tacchi, nemmeno presi in considerazione. Cominciai ad entrare in depressione. Ovviamente il sovrappeso non era l’unico motivo (ma di questo parlerò un’altra volta…). Volevo ricominciare a prendermi cura della mia femminilità, ma aspettavo “il momento giusto”, quando fossi stata “abbastanza bella/magra/ecc.”. E il momento non arrivava. Dopo un percorso personale faticoso, ho ricominciato a prendermi cura di me, benchè il mio peso non fosse cambiato. Ed ho riassaporato il piacere di indossare un bel vestito, anche se non della taglia 40…indovinate? Ovviamente sono migliorate le relazioni con tutte le persone che mi stavano vicine, con i miei figli e…sono anche dimagrita!
Allora, qual è l’occasione giusta
per festeggiare? E se fosse oggi?
"E allora impara a vivere. Tagliati una bella porzione di torta con le posate d'argento. Impara come fanno le foglie a crescere sugli alberi. Apri gli occhi. Impara come fa la luna a tramontare nel gelo della notte prima di Natale. Apri le narici. Annusa la neve. Lascia che la vita accada."
Sylvia Plath
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